Si distende la tua luna al pensarmi
è la chioma del tuo chiarore caldo
nel soffuso t’accende l’aria d’alito
mi vuoi come la notte che sprofonda
Tra lenzuola d’un mare che ci bagna
giocano le tue dita al disegnarmi
è la marea bassa che t’erode dentro
nel tuo fondale mi nuoti di schiuma
E se una finestra richiude ancora
ciò che fu estate e volge ad autunno
sei già terreno del mio ramo nudo
quello che a riva si nutre del salato
francesconigri©2012