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Il ponte s’erge di notte alla luna
nel buio del ciglio il fanale riluce
il tepore s’ispessisce d’umido
le stelle compiono di lumi la via

D’impensabile si fa strada il cuore
nello sguardo d’anima che ti spiega
lo strano fremito al palpito ch’ama
e conosce i pori il fragile sale

Avanza di piano il tocco del passo
nel buio contornano gli alberi e i sassi
le lampade fioche insistono d’occhi
forni accesi imbandiscono i profumi

D’inatteso il palmo carezza il palmo
aleggia il bacio d’anima che intreccia
è il pieno che urge al pieno di sapore
non è bisogno quel che chiama amore

francesconigri©10.03.2013