Se inchinassi di lieve ogni riguardo
di carezza di primavera in sguardo
l’alito del vento che sfiora in pelle
quella tua mano tra le nude spalle
Vogherei dei tuoi occhi bassi il fremito
sulla tavola del letto imbandito
i tuoi petali imbroccati d’umido
nei calici traspaiono il turgido
E ti berrei del sorso del mio mare
quello d’onda cheta che sensuale entra
nel crepuscolo ti fa somigliare
alla mia luna che splende il tuo amare
francesconigri©11.03.2013