Vivi dell’alba attesa di stanza buia
come quel baciare del primo raggio
penetra il giaciglio del sonno lento
stupisce di profumo quello insonne
di corolla sbocciata ti fa sguardo
Vivi del giorno pieno il sorso vuoto
tesa insegui luce di mezzogiorno
e quando giunge a picco sul tuo muro
già passa il brindisi di meridiana
resta una tavola un bicchiere un braccio
Vivi del tramonto che fa clessidra
quando il tuo passo sosta di crocicchio
respiri di farfalla su bilancia
pesi il leggero e sfami di pesante
speri il domani e ancora porti il pasto
Vivi notte di stellato se sogni
cerchi una lucciola che t’accompagni
ricami di luna l’indisegnato
nel silenzio ascolti di lana in letto
consumi e rigiri cera e postura
Felicità che giochi a nascondino
nel tuo giocare s’arruga il bambino
lieve il tuo sfiorare come la brezza
ma se carezzi pelle ti fai vena
vive il cuore del tuo sudore o gelo
francesconigri©13.03.2013