Lacrimata polvere ancora i passi
pesa il non andare se non per legno
dov’è dura croce adeguato e ingiusto
e lunga spina inadeguato e giusto
È solo il pianto ancora di singhiozzo
segreto scorre di vita in ricordi
stagioni altrove scrivono di volo
d’occhi si ferma il deglutire amaro
E se la morte fissa i chiodi in carne
senti il ferro freddo di te s’incarna
orato il dovuto in grido o silente
tutto è compiuto sguardi e ti socchiudi
Sepolcra senza fiori e non finisce
i passi stanchi intessono i ricordi
s’interroga la pietra arrotolata
dove arrocciò l’insanguinato legno
Non s’alba ancora e già riluce attorno
un sudario memora le sue piaghe
chiedi sgomento dove sia quell’uomo
vita risorta già quando vi nacque
E la scorgi in strada ancora prossimo
dov’è croce in mano adeguato e ingiusto
dove si spina inadeguato e giusto
dove non vai e vai pescatore in mare
È la vita mai è morta e risorride
sempre in te dove ti dai e di sangue ami
inizia e reinizia quando ti muori
ti fa dire amore davvero esiste
francesconigri©18.03.2013