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Se si spogliasse il mare di te pieno
avrebbe la tua salsedine spessa
quella dei tuoi piedi nudi e setosi
che spumano di viaggiare tra le onde
come il tuo sguardo forte in chiara notte
di passi la luna alla sognata traccia

E se spoglia l’aria di te satura
d’ogni luce e d’ogni buio che colora
sarebbe la tua pelle ch’è petalo di fiore
quella che ti labbra schiusa e che profuma
e sapora l’alito del respirarti
arcobaleno della tua rugiada

Farò pece della tua chioma nuda
per impastarmi a te di strada svolta
correrti dentro di continenti fusi
girarti e rigirarti di terra ambrata
per non lasciarti mai di sole pieno
cinta del mio ammararti e dell’ondarti

Nudo il pensiero silente che ti guarda
sono il bambino che si meraviglia
e mentre s’appassiona del tuo seno
sussulta in pelle di fremito il mio cuore
e ti prendo così d’esserti uomo
come l’inverno la primavera avuta

Nudo il canto che in me t’intona caldo
la melodia non basta alle tue note
non c’è strumento che abbia palco
nè voce per disegnare il tuo sapore
so solo ch’essere pelle della tua
è darti quel sorriso che ti fa donna

francesconigri©22.03.2013