La sera ha le tue gambe che schiarano
ne serbano il sole e lo riflettono
ricama orlato il pizzo e mi finestra
al tuo latte ambrato che berrei di buio
Stanca è la notte del cuscino vuoto
ti cerca in seggiola in papille tese
il capezzale dei tempi instellati
s’intinge del tuo profumo che stenda
francesconigri©20.04.2013