Quel pescarsi di pescato che suda
che t’attrae di saliva a mezzogiorno
vuole il giorno in vela schizzata in mare
e cotone in pori di sete a notte
Quel farsi pelle che trasuda il tempo
le attese del morso e di quel sapore
carne di succo che frutta e rivola
e affresca le labbra del caldo bersi
Brivido o fremito che muove e slancia
le reti sanno di guizzo in tavola
il dito scorre sulle squame fluide e il
pescatore è più arretato del frutto
francesconigri©29.04.2013