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Il mio giorno ha danzato nel tuo giorno
di dita sulla tastiera delle ore
la musica delle sue corde vibra
dell’ancora di gambe tese e avvolte

Vorrei il muro lunato della resa
dello sguardo che bacia della zolla
si schiude di sete che mi radica
d’unica lingua che parlerei sempre

Sentirti presa della pelle svolta in
ali di rondine che rivivono
sorriso lasciare il passo alle labbra
e in quel cielo salivare la danza

francesconigri©01.05.2013