Chiazze al cielo i ricordi a pecorelle
nuvola il grigio di scoglio di forse
l’azzurro ancora non ne cede il passo e
danzano le rondini di cantarlo
La saliva del tempo incombe a sera
quando il giorno non parla le sue lingue
vuole il letto che si lavagna al gesso
di scrivere l’asciutto in bianco e grande
La bocca del tempo è fame d’amare
profuma bagnata del suo salmastro
giunge di labbra e l’umida d’insazio
e lungo il mare il pescatore arreta
La barca varcherà il domani a notte
come d’ogni oggi scriverà di foglio
nel segreto della lucerna il remo
fischierà alle onde d’andato il riandare
francesconigri©05.05.2013
Spettacolo..
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