Scalza la fiumana dei passi fluenti
neanche il sotterraneo più vibra ai piedi e i
viali colmi di profumi e cappelli
sono nel vento che mi riapre d’erba
Ampio il soffio della tua viola in pelle
il Prati spande i tuoi fili sottili
il canneto rivive le tue vigne
e s’ebbra della tua musica etrusca
Forse perso di scorrerti in filari
conto gli alberi che disegnano il mio
e la corteccia sa di quel germoglio
che fa primavera l’indefinito
francesconigri©30.05.2013
Roma Prati