E l’estate segna il passo dell’afa
è l’onda calda e arrotata del mare
saliva del forno acceso il languore e
porge sudato il paniere di notte
La primavera breve sprigiona olio
ove spande il pastello innamorato
il vento papilla il suo nascondino e
la tela voglia di pennello nudo
E così di tepore esploso e fisso
brucia l’attimo e mai vi si consuma
volerti è la stagione della fronte
dei pensieri bagnati del tuo succo
francesconigri©21.06.2013