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Dove s’addensa il buio fitto che spessa
sboccia un’orchidea notturna e rischiara
si spande dolce il suo umido profumo
nei petali è carne di darsi in seta

Nel segreto riccio dello svelarsi
s’impollina di spandersi di mesto
e se falena attorno sceglie sempre
‘sì breve è la vita dell’infiorarsi

S’ode il vento attorno della marea alta
l’afa dondola col maestrale fresco
un’onda che si porta via i ricordi e
l’estate s’altalena già allo ieri

Svuota il suo cesto l’ortolana stanca
prepara di quel solito banchetto
fiorirà come il suo mattino presto
d’una campanula al suo davanzale

Tutto ritorna alle sue acque e galleggia
la risacca ritorna alle sue sponde
una farfalla s’aggira incredula
del colore che manca a quel profumo

Tutto riprende e non inizia e giace
non è l’altare di quel primo canto e
dove sboccia d’ape il nettato giorno
più s’addensa il tramonto in rosso fuoco

Così curo e spero in rugiada e brezza
nel mio piccolo giardinare in cuore
quel sentore che dà sapore al fieno e
pollina la notte del mio colore

francesconigri©24.06.2013

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