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Ruvide le pareti
del passo appeso di desiderio
si stende di lenzuolo
immaginato su quel tuo letto
quella carezza certa
che sai per te sola e ripercorri

È d’ogni impronta il tatto
su quelle tue dita del volermi
d’ogni sospiro il fiato
del darmi a te di pareti lisce
quando alito e ti soffio
fili di capelli in tenerezza

S’alza la notte buia
d’una gonna che ti stella seta
tra i tuoi vicoli riga
il segreto della sera umida
ne canta la battigia e
spande l’eco della luna al sole

Nel silenzio rapito
il mormorìo di labbra si cicala
nel fruscìo d’ogni foglia
rivive di scivolìo la brezza
un gatto salta il muro
ed è il salparmi in te come il molo

francesconigri©05.07.2013