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Solo il caldo sulla pelle
che disegna i rivoli dell’estate
e i covoni riempiono ancora gli occhi
del fiume di grano sparso

Il suo profumo persiste
come la sera del lenzuolo bianco
lo bagno del nudo delle mie stanze
e il vapore gusta il labbro

Ne berrei da quei tuoi sorsi
che tramontano foci al mare pieno
d’un bacio che più sfocia e più s’asseta
e rigagnola il pensarti

francesconigri©26.07.2013