L’arsura fissa il giorno sulla pelle
di quel canto dei pori al bacio umido
che fa della sera l’alito fresco
del battito in sospiro d’un fremito
Il tempo si conta della sua notte
l’unica che respira dei rivoli
tra spazi distesi di sogni e voglie
come le stelle che scuciono gli occhi
Le pietre degli affacci e delle luci
narrano alla via le tane del sonno
dove il dubbio tra il buio e l’alba gioca
al salto della pecora nel letto
Il dubbio uccide la carne del cuore
più ancora forse ne chiude le vene
per questo t’amerei d’orgasmo riarso
il dormirne è quel fiume che ne ha sete
francesconigri©28.07.2013
erotica soft… evocativa, capace di far sognare. ciao 🙂
(ps. vista e letta attraverso tumblr 😉
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ciao Nicola.. grazie di cuore.. un abbraccio 🙂
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