Spalanca a me d’un carillon di farfalle
quel canto lieve del battito d’ali
e solletica il sorriso ai colori
del languore che sale di saliva
Il tempo senza la tua fame è fermo
e il morso delle ore si fa feroce
la sera scende rafferma all’umido
e il Tevere fiuma una danza scialba
Innamorami del nudo pulsare
la notte tegola il passo alla luna
e nella sua luce è tutta l’attesa
del gatto felpato che graffia il cielo
È una metà trasversa la non schiusa
quel coperchio che nasconde la piena
ma se l’apri di lingua che si vola
fendi d’amore e ti libri al mio amarti
S’aggrappa l’alba prossima di labbra
di fame di stupore di svelato
e i crateri in fondo anelano il latte
dell’oscurato che svolge di bacio
francesconigri©30.07.2013