La sera ancora conserta ai ricordi
la luna scrigna i colori del giorno
il passo resta nudo alle sue stelle
e il profumo delle mani è uno spicchio
L’assenza è l’essenza rigata d’afa
come la pelle dell’estate al sorso
ansima silente in fiato di goccia
eppure spande il sapore d’umido
Non vivrò le pareti di fodera
e spoglierò il carillon della nenia
farò un soffio dei brillii di tegole e il
mio languore incontrerà la tua bocca
Il fiume berrà alle ali dei gabbiani
i ponti cuciranno i corsi lunghi
e il manto del cielo sarà quel bacio
di salive che pulsano il mattino
francesconigri©11.08.2013