L’amore non profuma di colonia
e ogni essenza ne scialba la cornice
il quadro si crosta al pennello fatuo
e il colore non ne canta la grazia
Il mare bancato a spicchio di cielo
vuole gli agrumi vociati di scorza
e quel salmastro che resta alle mani
si completa al coraggio del suo succo
Nettare di latte e carne di cuore
pulsa al berne di piazza innamorata
lì la vita non svende il sentimento e
vive il film dell’oggi della sua fame
Il suo profumo si spande d’infuso
quello che cambia il sudore in saliva
scrive su carta crespa della sporta
e ti bacia del passo al sampietrino
Il suo incastro è il nodo delle due brezze
che tormentano il fiume di scorrersi
e il suo fluido che s’orgasma di foce
è acqua di fontane a cui si disseta
francesconigri©12.08.2013
Roma, Campo de’ Fiori