Il travertino stanotte bagnerà
di quei tuoi sogni sparsi nel fondale
il tintinnio del giorno che silenzia
all’acqua del desiderio assetato
E sarò nella tua bocca quel raggio
che calora al suo fresco della luna
e il sorso delle gocce del mio tuffo
dormirà la tua sete e la farà sua
Ti berrò e mi berrai d’ogni scalpello
e il coraggio vivrà delle sue forme
tra le mani il galoppo che fontana
e il tempo immerso senza più redini
S’appassionano le labbra alla coppa
come d’unica conca che scrive alba
quella turgida carezza che attendi
è l’umido del mio baciarti spesso
francesconigri©21.08.2013
Roma, Fontana di Trevi