Quando il Tevere cingerà i tuoi passi
del mio abbraccio che ti attende di sponda
troverai il mare che mai t’ha lasciata
della tua terra che si frange alla mia
Le rotte ai cieli compiranno i ponti
lo scoglio canterà il tuffo al gabbiano
il cemento sorriderà ai cespugli
e la sabbia tornerà di pilastri
Il giorno sussurrerà il ritrovarsi
dell’attimo che si banchina al dopo
e le labbra narreranno tra i baci
del sorgivo il fluire di questa foce
E ogni spazio sfuggito tra i vicoli
sarà il sorriso complice del sempre
e la tua lingua svelerà l’impasto
che ha salato di sete il tuo volermi
francesconigri©23.08.2013