Riempirei l’autunno di quell’abbraccio
allo sfoglio ti vestirei di ramo
e a folata di te farei radice
tepore in camino al tramonto acerbo
ne consuma il ceppo e di sguardo fiamma
non conosce notte se non di forno
E danzerei il profumo d’uva in mosto
baciarti fermenta il farsi nettare
attorno sibila e tutto è canto
e anche il gallo che ti risveglia l’alba
ne colora di prima luce il caldo
se t’abbraccio tutto s’appresta e resta
francesconigri©12.09.2013