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Il ricordo è una pellicina tra i denti
la polpi del suo triturarla e t’insapora
è ruga che talvolta scende e solletica
ed altre ti brucia d’un languore affamato

Ti riflessa le dita rigirate in sguardo
e s’unghia lo specchio dello ieri e dell’oggi
distese le palpebre alle labbra rimorse
s’usciano di schiuso e socchiuso del domani

Oggi il sole giocava di foglie nei pioppi
di fresco d’autunno d’una spuma di mare
come quando un bacio si saliva al cielo
non è ancora la pioggia ma non è più il caldo

Il ricordo è umido che arde d’olio acceso
è una preghiera e un urlo silente del ramo
il nudo si profuma d’aria e la condisce
e prepara il fiorirsi d’un arcobaleno

francesconigri©19.09.2013