E se mi chiedi ancora cosa manca
allo scorrere dei volti tra le vie
agli odori dei passi tra le case
o a mani strette di vetri di metro
il pensiero scivola la sua foglia
ed è spoglio come al tramonto rosso
la corteccia si stringe ai cerchi in fusto
e le radici agli ultimi tepori
Un sampietrino arruffato del tempo
partorisce d’un vento un salto d’aria
la foglia sfarfalla dell’incontrario
e l’autunno aleggia una primavera
S’abbraccia l’alito del respirarsi
al fluire che entra e resta e passa folle
frizza in saliva a due giovani amanti
il bacio che entra e resta e vive folle
Non so se più mi manca quel baciarsi
o le dita che ne intrecciano i pori
il ramo nudo alle rughe del cielo
piena la luna d’intramontabile
francesconigri©20.09.2013