Ti racconterò stanotte
d’un fuoco grande
S’accese nella sua notte
d’un legno di camino
Giaceva lì quel legno
abbandonato
d’indifferenza e
disattesa dedizione
Non si sa ancora chi e
come fece fiamma
ma fu scintilla
Forse fu una carezza del cuore
Forse fu un bacio d’intarsio in
sguardo d’anima
Ma fu scintilla
E il fuoco fece di quel camino
calore di focolare in bruciarsi d’unico
profumo di mosto d’atteso avvento
e darsi senza riserva
Il fuoco chiese al legno fiamma perenne
quella che non consuma
quella che brucia il tempo
e fa cenere d’inutile
Ma il legno non comprese che
la fiamma più valeva
d’un fuoco di paglia
e visse la paura dello scotto
E poiché
non c’è fiamma senza legno
il fuoco dovette trasformarsi in sole
Quel legno
vive la notte del suo riflesso
Lo cerca ancora
ma quando è giorno
lui sorge
e il legno
si fa solo luna altrove
Il sole fa luce e fa calore ancora
La luna ancora cerca
la sua luce e il suo calore
Il sole dà vita ad
ogni legno che fa fiamma
e ovunque fa luce
e fa calore d’unico
La luna ha bisogno d’una
fiamma piccola per il suo buio
e sa che poco dura
E se mi chiedi
cosa sarebbe accaduto
se quel legno
avesse scelto l’ardere perenne
ti dico con sincerità
che non lo so
So solo che c’è una terra
dove è sempre luce
È dove il cuore sceglie
d’unico l’amare
francesconigri©22.09.2013