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Vicolo le case abitate e vuote
viaggio di pietre pesate di fresco
i muri vestono la pelle spoglia e
di luce fioca accarezzo l’autunno

Profuma il cielo al sogno di camino
l’ora tarda del vino forte e caldo
è un viandante che corre la sua fretta e
le labbra già ne gustano il tepore

Si spoglia l’ombra tra le foglie perse
è fiume di vena che ancora scorre
sembra quasi vero quel doppio passo
tanto lo scriverlo vuole l’amare

E torna l’amore d’autunno umido
come un’estate che mosta il suo mare
ti vorrei ora di cielo tra i miei rami
passeggiarci nudi alle sue coperte

francesconigri©27.09.2013