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Mi piace ritornare a San Lorenzo
l’autunno qui è un pò una primavera
i sampietrini vestono il futuro
e scordano la polvere dei tempi

Il vento frizza fresco ed ampio ai volti
e i muri esuberanti non son pietre
socchiuse o schiuse le persiane sempre
quasi a fermare i raggi del mattino

S’affollano a sera le sue locande
è il cercare un sogno come d’un pasto
qui il domani s’angola del sapere
ma lo sguardo vola ancora d’anima

Sarà quel sangue che al respiro resta
del sacrificio scritto al cielo e al ferro
ma qui non muore mai ciò che si muore
ed i sottani cantano i colori

Tutto l’ocra dei palazzi è pelle
quella dei pori che spugnano del poi
ogni tanto un bacio s’affaccia al passo
e mai manca il sorriso alle fontane

Puoi sentire un verso di stridulo
ma è solo un puffetto in simpatia
e i bimbi già in risa alle marionette
imparano il teatrino della strada

L’autunno qui è un pò una primavera
si spoglia delle foglie e abita le vie
ma un rosso in vena pulsa il cuore pieno
al tramonto che passiona al giovane

francesconigri©03.10.2013

Roma, San Lorenzo