Oggi il sole giocava a nascondino
e nel raggio fuggevole dal passo
immaginavo il tuo sorriso arreso
ma il nuvolo segnava la distanza
Era un tratteggiare di gesso a scuro
quei viali delle folle più veloci
o delle solitudini ombrellate
o dei sampietrini soli e più spenti
Era un cercarti sempre dello sguardo
anche nella pioggia fitta e sottile
quella che bagna e ti lascia d’intatto
e poi t’accorgi che le ossa stridono
Incantato t’ho cercata d’umido
ma nelle pupille che ho incontrato
non c’era mai il tuo pozzo che disseta
ed i litri d’acqua erano insapori
Ora che è sera rilascio il sogno
la notte lo bacerà dell’asciutto
lo cullerò come su una battigia
e la spuma rinascerà il salmastro
E tornerò a cercarti del domani
come l’isola che cerca l’errante
un pò s’àncora al suo cielo che viaggia
e un pò viaggia il mare che non la ferma
francesconigri©10.10.2013