Autunno la tua tana alle mie ghiande
e non per sopravvivermi alla fame
di radici alle foglie macerate
o alla sete di cielo delle zolle
Un pò mi autunno e un pò ti autunno nudi
e il legno con i suoi cerchi nei tempi
calora al curarti il morso d’inverno
come il tuo forno lievita al mio impasto
Il freddo dividerà le sue fauci
alla nebbia che scende ma poi sale
e all’umido che si profuma all’erba
di quel bacio d’un raggio che carezza
Lì dove la tana non si nasconde
e il pieno regala albero al suo buio
il battito in stagioni condivide
l’amare oltre la vita ed i suoi rami
francesconigri©26.10.2013
delicatissima allegoria d’Eros. Immagini evocanti e simboliche… e intorno a quel lievitare si schiude il senso della vita…
"Mi piace""Mi piace"
Grazie e benvenuto 🙂
"Mi piace""Mi piace"