È come un tamburo di melograno
membrana passione e la vibra spessa
di chicchi succosi in dolce saliva
d’un palmo di frutto sbocciato al ramo
Le labbra di carne ne fanno pelle
e i pori accesi forano la scorza
è schiudersi nudo d’intima luce
che schiuma le chiome nella foschia
Il cuore è vivo e palpita il mare
di terra fertile alle onde invernali
e se ne baciassi ora il polso gonfio
nella tua bocca adagerei le vene
Linfa e sangue di quel rotondo amare
che fluisce il venirti che non si fugge
tra le dita l’inchiostro del pulsarti
e lingua del narrarci al finalmente
francesconigri©14.12.2013