Nascerà ancora ciò che è già nato
è scritto nella lingua della foce
che ammara la fonte d’acqua e di fuoco
e versa la sabbia di mare e cielo
I monti vi adageranno le chine
come nuvole aperte alle praterie
e il sale condurrà i remi di braccia
come un’onda che viaggia la sua spuma
Tutto bacerà d’iniziato e colmo
gli attracchi benediranno le funi
e i lacci saranno gli abbracci pieni
ritrovati d’attracco di ritorno
Mangerai ciò che non si è pescato
quello che giace ai fondali del cuore
e i frutti non saranno arati in terra
ma ne berrò ai tuoi seni di arretata
Le maglie dei tempi ricorderanno
il sorriso del chiedere e non dire
e le labbra alle mie sussurreranno
i fili che ci sensano al domani
E ciò che non è nato nascerà lì
dove l’amare inizia sempre il giorno
della notte di quel segreto parto
che ci danza intorno e sempre stringe il più
francesconigri©24.12.2013