Voglio ammararmi d’anima tra onde
d’un falò di luna che ti riluce
e gustarti nel vento dell’inverno
del calore del tuo sale che sale
Voglio ammalarmi dei tuoi crespi sciolti
liberi di frastagliare i miei ponti
come baci riluttanti alla notte
che inseguono il buio della mia bocca
Voglio bere del tuo mare e guarirti
assorbire ogni spugna dei tuoi scogli
farne velluto in lana di carezze
per il viaggio del tuo tornare in riva
I fari spengono le luci ai remi
il legno si unge della tua spuma
e tutto narra la smorfia del riccio
che in punta di lingua si ritrae e carna
francesconigri©01.01.2014