Piogge e lava di lavacro e di magma
partorirono le tue acque calde
e i tuoi colli vaporano ogni pelle
di quel viscoso che fuse d’umido
L’ombra delle tue querce slancia il chiaro
del fondale che basalta di roccia e
le tue pareti scrivono di labbra
il carnarti di sangue di vulcano
Se mi chiede il mare che mi è amico
dov’è l’immenso che ti bacia il cielo
ti bevo e piovo d’ovunque e di vene e
canto la donna che gocciola l’aria
francesconigri©02.01.2014