Scorre veloce stasera il mio mare
quasi traverso a limare le rive
a cotonare gli ispidi scogli
rifranti di mezzo tra giorno e luna
Il blu fonda il marrone della crespa
del cielo ancora chiaro di svolgersi
e tutto già riluce del sognare
quel che mai si ferma d’ondare l’ore
Il molo occhiolina in punta di lingua
sembra un sorriso d’annuire in capo
un giocare al vero che si nasconde
e che si svela in placido d’inverno
Il freddo parla così dell’umido
saliva intavolata all’infinito
si penetra alle rughe e le salmastra
e si vena alle crepe delle labbra
Sapore spesso e denso che s’ammanta
d’un fluire al cuore che ne palpita
e più s’annotta il gelo di foschia
più il fondale colora immenso e specchia
Ed ora che la notte si rigiunge
a quella lucerna che in barca pesca
sono un pò quel testrado marinaro
che osa delle squame e di quel bacio
francesconigri©11.01.2014