Ti vedo sul ciglio del tuo specchiarti
di cime e di foschie ramata in chioma
insazia di traguardi vaghi e soli
tra fumi d’umido che t’assetano
Ti vedo marinara di bacino
ogni tratto circola d’orizzonte
e il traversarti è un viaggio esplorato
che inverna la carena degli alberi
Piango le tue lacrime asciutte e fini
come il silenzio che bevi ai tuoi monti
e il cielo plumbeo delle tue nottate
come i singhiozzi dei sogni fuggiti
Vorrei dormirti del sonno alle labbra
alitarti il librare dell’aquile
cibarti il sorso di goccia pulsata
rimostrarti il volto del tuo sorriso
francesconigri©15.01.2014