Ti dirò di me e del mio mare
della sua tavola di piana smossa
delle sue fonti ricce e fresche
dei fiumi bevuti di piena e secca
Ti dirò della sua farina
polvere di spuma di sopra d’onde
umida di sale in lievito
come d’un morso di rughe d’amanti
Te lo dirò di quel silente
che sguarda la sua luna del suo sole
un pò viaggia del penetrare
e del farsi splendere un pò mai parte
È un tirreno che beve il vasto
s’arnano i colli dei seni uvati
si tevera d’appie del mondo
gli oceani cantano l’imbuto al tempo
francesconigri©30.01.2014
Favolosa! Sei veramente un grande alchimista dei versi, riesci a miscelare metafore ed immagini molto potenti con sapiente maestria. Baci. ps: grazie per i tuoi “likes” da me, lusingata :*
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Grazie di cuore.. ed è un piacere leggerti.. sei bravissima.. ❤
P.S.: leggi mail..
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Grazie a te! Onorata 🙂 ps: ok controllerò subito,ma come si inviano da quì ? Non l’ho mai fatto, come si ottiene l’indirizzo mail o il contatto? Bacio 🙂
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E io, che propio oggi, avevo voglia di mare….Grazie. Stupendo, descrittivo, toccante.
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🙂
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