Farina di stelle e albumi di lune
impastano i tuoi involucri segreti
e lo stupore del gusto è il pasto
della meraviglia delle papille
Le spezie s’inchinano alla tua grazia
come d’un canto che riempie il silenzio
e i più pregiati legni di chitarra
non si colorano della tua ambra
Sapori e mi danzi alle tue misture
come l’arancio che zucca di polpa
e se mostardi i tuoi frutti maturi
d’un amaretto che sposa di succo
mi sospira l’alito sincopato
ogni polso si fa spoglio dei tempi
e l’inverno viaggia di primavera
il nudo che saliva il deglutirti
Mai potei immaginare il vento smosso
dell’amare che si nutre d’amare
l’intesa dell’alture e dei fondali
respiro di letti di mare ai cieli
Sei l’anelito affamato d’amarmi
che amo di definitivo insazio
e so che t’amerò così del sempre
dello sconvolgente che cheta e scuote
Ora allattami della notte piena
piena di quel buio che si riscatta
mentre mordo delle labbra di seni
il domani che s’attende al vagito
francesconigri©17.02.2014
Mi hai coinvolta. Rima elegante piena di odori e di sapori, di emozioni autentiche. Grazie Francesco
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🙂 sapori e odori da mangiare d’amare.. grazie a te Hebe ❤
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