Ti bacerò sul lungofiume
d’ogni inconserto che meriti
d’ogni cespuglio emerso
d’ogni piena aspirata e bevuta
‘che il respirarmi l’anima
del tuo volermi fluita
abbia il senso di tutti i tuoi ritiri
che mi volano del volarti
e del tuo bermi al tuo sapore
Voladora mi salterai dentro
come le piogge dei tuoi canti
come il letto stretto delle tue gocce
come quella sorgente che asseta le
mie albe dell’insonnia d’averti
e sveglia il sonno al sogno
del mio sguardo che ti cerca
È una domenica l’amarti
è un ritorno mai partito il viverti
e mentre scorro i tuoi silenzi
su quelle rive che
somigliano alle tue sponde
ti salivo il salivarmi
in tutti i pori del gustarci
Passeggio l’idea di te
e mi soffermo e siedo
e ancora ti ripasseggio
E ti trovo e ti ritrovo qui del lì
passeggiavi l’idea di me
e ti soffermavi e ti sedevi
e ancora mi ripasseggiavi
È un volteggiare di
lingue alle farfalle questa
danza dell’abbraccio
E più solletica il domani
più si leggera l’anima
Poco bagaglio poca sporta
una carezza basta della
storia del tuo cuore
Per me basta il tuo alito
e questo bacio
mia voladora
sul tuo lungofiume
francesconigri©26.03.2014
Beh ma Francesco , io prima sono stata al mare , ora sono al lago , sul fiume non so……….. 😉
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Ahahah ciao Mariapia 🙂
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un giorno di sole, una carezza al cuore, un giorno di primavera con la certezza di essere un fiore sul lungofiume. Per me basta. E’ semplicemente, una delizia di poesia. Da gustare in bocca. Grazie 🙂
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già,, da gustare in bocca 🙂 ❤️
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