Al centro del
ponente e del levante
dove si cardina la
croce al campanile
e segna il fuso
della terra al cielo
lì
delle tue acque hai
firmato l’irto
Ogni goccia d’ogni
pioggia
e d’ogni fiume e
d’ogni mare
ha giunto le mani dei
tempi fluiti
e i corsi
hanno borgato gli
oceani
e le nebbie
narrato le sorgenti
Quanto profumo di
palpiti in quei polsi
rintocchi di tepore a
primavera
e quanta rugiada alle
carezze al prato
ebbri i palmi
viscosi al nettare
acre e dolce il suo
salmastro
Ricordo tutto
anche il laccio delle
tue chiome
erano sparse ai
miei baci sparsi
e le onde vi confluivano
come l’alba al
tramonto
come il tramonto
all’alba
come il nord a
mezzogiorno
e come il sud al
suo nascere
Il marchio dell’amare
è un sorriso di cima
turgida rosa dei venti
fissa agli orizzonti
di campana piena che
canta l’ore
e accorda gli attimi
Un mare solido
terra liquida
cielo speso
e in tutto
il cucito che si bacia
francesconigri©31.03.2014
Parma
Che dire, signore dei versi? Stupenda, é poco.
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Grazie a te Hebe 🙂 ❤
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CAPOLAVORO.
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