C’è un tempo irrinunciabile
in cui il passo batte la punta
e batte deciso e forte
per il salto alla piscina dei tempi
Tutta l’acqua
tutta l’acqua delle lacrime
dei mari viaggiati e insolcati
degli orizzonti scrutati e sognati
delle onde
delle mareggiate
delle risacche
tutta l’acqua è lì
in uno specchio scavato
e vuole il tuffo
che rompa di concentrico esploso
ogni frontiera di gocce clorate
Vuole la pelle
i suoi pori rizzati al brivido
vuole il battitto della mente presa
folle al pulsare
ed il cuore stesso
e tutti i suoi schizzi
i suoi slanci
il suo penetrare
a mani giunte
questo cielo inverso
che sacra la terra
Irrinunciabile tempo
puntato al volo che
salmastra il dolce
ove tutto s’immerge
e l’emergere è il tutto vinto
Già
vinto d’occhi aperti
vinto di bocca aperta
sgomento e stupore al respiro
alito di saliva libera
pronta al bracciare di fondo
leggero
cadenzato
un ritmo sciolto di palmi
remi e vela assieme
vogata d’aratro di spuma che scia
Fertile
come una lingua alla lingua
questo irrinunciabile tempo
come l’albero alla sua carena
e il viceversa
Il vento
o la quiete
le nuvole
o il sole
e sinanche la luna
ogni piega
ogni commessura dei tempi
degli spazi
dei vuoti
ogni cosa è fertile
L’umido battezza il bagnato
e il bagnato risorge l’umido
Lì
prima ancora del volo
in quell’irrinunciabile tempo
sospeso a te nell’aria piena
lì
già inizia il mio bacio
ed è ogni tua goccia
del dentro e del fuori
che fa ossigeno
della tua vincitrice boccata
francesconigri©18.04.2014
“Tutta l’acqua
tutta l’acqua delle lacrime
dei mari viaggiati e insolcati
degli orizzonti scrutati e sognati
delle onde
delle mareggiate
delle risacche
tutta l’acqua è lì
in uno specchio scavato
e vuole il tuffo
che rompa di concentrico esploso
ogni frontiera di gocce clorate” Colpita all’anima, pozzo. Grazie, Francesco.
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Siamo in due 🙂 grazie a te ❤
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