M’hai fatto un nido
di foglie di piòpe
e intrecciato i cuori linfati
ai pappi dei miei
semi ventati ai
viali del tuo volarmi
E t’abito d’ogni fecondo
e m’abiti d’ogni ramo
Lo stupore dei
profumi riempie il
cielo migrato d’azzurro
e le rondini cantano
sino alla sera
l’estate che s’annuncia
I sudori dei tempi
s’inchinano alle resine dei
fusti alti delle cortecce fruttate
le potature carezzano di
chiome baciate d’intreccio
e le schiuse fioriscono
Baciarti
baciare le labbra di
quest’alba che accasa
è tutto il nettare dei
tuoi boccioli di rosa che
s’ergono in festa
tesi
carnati
carnosi
setosi
alla rugiada covata
E sono già il miele
e i viaggi operosi dell’ape
e il suggere del dorato ai
seni dei tuoi petali svolti ai
cinguettii dei raggi
e s’arbusta il folto alle
pose rotonde e spaziose
imbeccate d’abbracci di frasche
Viverti è un
nido di foglie di piòpe
tra forme di cuori linfati
intrecciati al fecondo dei pappi
dei miei semi che intrecci
della saliva dei giorni
ai viali del tuo volarmi
francesconigri©09.06.2014
Tutto profuma. E’ lo sbattere delle ali nel volo migrato che hai descrito un giorno.Si conquista il cielo, si torna sempre al nido ♥
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Amare è trovarsi del ritrovarsi.. Quale nido più bello, perfetto e incompiuto da compiere del sempre? Già, tutto profuma.. Profuma dell’andata e del ritorno che mai si fermano.. E il cielo è essenza d’essere liberata di spazio d’ali sbattute.. Belle le tue ali 🙂 ❤
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