Angolata di piazzetta al
sogno scritto del giorno
alla casa delle tue chiome
fui il vento alla clorofilla
e la sua arsura d’estate
E finestrai gli spiragli alle
tue porte chiuse
e le tue schiuse tuffate
conobbero le basole
del volo dell’aria e
dell’acqua
mattoni stretti a
mattoni larghi
scogli a ciottoli
grotte al lago
e i cigni
uniti del sempre
alle tempeste più vivi
immortali d’amarsi
d’ali grandi
a carezzarne i respiri
Ora qui
d’ogni profondo sereno
m’accasi del cielo fondato
e mi lavanduli a te
profumo d’intenso
olio che m’unge e
lava
di cratere d’oceano
caldo
inconsumabile
che non ustiona e
perenna
emerso a te
di mare ad acque dolci
come quel sapore d’amarci
che fa succo
del sale
penetrato alla goccia
francesconigri©16.07.2014
Sirmione, Lago di Garda