La notte che gioca coi sapori
bianca di saliva asciutta
di luna assorta e un pò librata
come nei tuoi sogni
di trucco alle stelle sognanti
sospesa ai fili delle tue gioie
orecchini di donna appesi
collane di chiome imbrillate
alle frontiere fiorate di
trecce inscalate
sì
quella notte
quella notte è finita
Il sapore della notte che bacia
tra i sogni gli attimi scritti
è acqua alle tue labbra piene
e i loro canali
vivono il fluire delle vene
unisone d’amarsi al bersi
Il mio nome
il tuo nome
scrivono il nome del
ricamo estivo
quello del placido che
resta al fondale
Nei tempi
d’ora al giorno che
traspira i sonni ai ristori
e alle braccia levate di
sorrisi amanti e congiunti
su ogni parete
su ogni viale
su ogni porta
gli sguardi intessuti
incideranno il cesello
del velluto che trama la seta
e del lino
che veste la lana
del suo incotonato
Essersi
viversi d’essersi
amarsi di viversi
francesconigri©23.07.2014