I tuoi voli
hanno scolpito la pietra
e i tuoi nidi alla roccia
hanno disegnato l’altare
dei vischi delle tue querce
ai cieli insistenti
che rinascono ai miei arbusti
Mi pianeggi le tue cime con
la pazienza degli altipiani
e mi noccioli a te
col profumo dei ginepri
E il mio leccio non
può non cantarti delle
orchidee che sbocciano
i passi degli orizzonti ai
cigli dell’oggi
Qui libra la casa il falco d’ali
noi sgomenti
e le battaglie hanno la fine
d’un eremo che ne loda la pace
E si ritrova
qui
la vergine nata con
la sua promessa alla vita
e la sua voglia
e quel battito di placenta
già scritto da sempre
L’arso si bagna delle
ciglia ventate alle gocce
sono le nostre salive del poi
baciano l’impossibile
e lo planano
di terre che sanno il volo
e lo vivono d’amarsi
francesconigri©08.08.2014
Pietra di Bismantova