Apuana t’ho ammarata
sinuosa e dolce
come le
garfagnane assetate e fiorite
boscosa e splendente
come d’aghi di pini agli
argenti degli ulivi
odorosa
schiumosa
come una cresta di
sale fluido
di resina ai respiri belli
pieni d’immenso
che infinita gli sguardi
Le dune del Coro
hanno migrato il viaggio del sole
e come t’ho ammirata a levante
a ponente ogni chicco di sabbia
s’è azzurrato ai miei pollini
e il transoceanico dei
tempi incucibili
ha fuso ieri ad oggi
oggi a domani
e t’ho amata
dello sboccio gemello
della calle bella e pura
Pura
inclusa solo di trasparenze
come l’afa baciata dal mattino
pronta ad unire orizzonti e zolle
sentieri e voli
il frinire alle campane
Alta
slanciata
come i fondali emersi d’istmo
che dispiegano le
lunghezze delle profondità
E bella
tutta bella
ovunque bella
danzante in grazia
come solo un petalo
sa fare al tatto
degli odori al gusto
francesconigri©06072015
Da Petrognano a Marina di Massa, 5 luglio 2015.