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Al popolo venezuelano

E fu il tempo dei papaveri rossi

alla sfida dei freddi in altalena del tempo

stelati

purpurei

ventati alla vita

del nudo ai cingoli del brivido

a onorare le brezze cadute

di rugiade alle albe

come lacrime di prati violati
Il sangue del cielo infranto

dimenticò gli scarlatti incamiciati ai miti

e ne riconobbe le bugie intessute

e le toppe

violente

alle zolle numerate ai polsi

della fame alle vene
Fu il tempo dei papaveri rossi

polline alle polveri sparate ai vermigli

sorriso ai fumi dei cimiteri

apostrofo d’una terra innamorata all’alto

e ai salti delle acque alle sue fonti
Benedetti i campi

dove le battaglie diedero le vite

e benedette le vite

dove i campi diedero le battaglie
Fu il tempo dei papaveri rossi

e il mondo conobbe agli sgomenti

gli aliti materni

i vagiti alla luce

gli sbocci ai fori delle rondini
Benedette le battaglie

che diedero i campi

e benedette le vite che diedero battaglia

francesconigri©22.04.2017

Francesco Nigri | allrightsreserved

Al Venezuela, al suo Popolo, ai suoi Caduti per la democrazia

3 thoughts on “E fu il tempo dei papaveri rossi 

  1. Ci sono sentimenti che si vestono di versi e poi c’è la Poesia che veste i sentimenti. Ecco tu vesti ogni battito di cuore e tutto quello che tocchi con la parola, diventa poesia. ♡

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