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Francesco Nigri | francesconigri.wordpress.com

I tuoi seni

Era inverno freddo e senza neve e le mani dei bimbi non sorridevano i suoi lanci i rami piangevano le Continua a leggere →

Francesco Nigri | francesconigri.wordpress.com

Sul ciglio dell’anima

Dove fu nera la pietra dell’angolo sfiatato al vento delle solitudini fiatate e soffiate dove i respiri cercarono di cava Continua a leggere →

Francesco Nigri | francesconigri.wordpress.com

Sposi

Solcavi i gradini delle tue gallerie e già t’involavi a me Ti portò un treno e ti lasciò il vento Continua a leggere →

Francesco Nigri | francesconigri.wordpress.com

La saliva del lungofiume

Dove tutti hanno visto un torrente tu hai disegnato un universo tra due alberi la porta dei tuoi mondi su Continua a leggere →

Francesco Nigri | francesconigri.wordpress.com

Il profumo del mare oggi era la tua bocca

Ho rigustato il profumo del mare oggi ed era la tua bocca Era tutta l’essenza delle maree e tutta l’assenza Continua a leggere →

Francesco Nigri | Poesia

Sì vidi le fate ballare il cielo

Sì vidi le fate ballare il cielo d’un giorno soffiato di primavera era d’un prato di pelle e di mare Continua a leggere →

Francesco Nigri | Poesia

Il letargo non è mai del cuore

Per un attimo ho rivisto il grano era di pioggia disilluso al freddo d’una mattina d’inverno piagato tra pozzanghere di Continua a leggere →

Francesco Nigri | Poesia

Quando imparai il ricordo

Era un inverno muto e sordo quando imparai il ricordo il freddo fumava gli angoli e le stufe sbuffavano Stanche Continua a leggere →

Il vero

Un giorno avevo una casa e un ragno vi tesseva i raggi tra una sedia a dondolo ed un quaderno Continua a leggere →

Ho rivisto il mare

Ho rivisto il mare oggi ed era quello d’autunno nebbioso d’umido scuro del profondo spesso d’incognito Nuvolava in fondo il Continua a leggere →

Cercarti

Oggi il sole giocava a nascondino e nel raggio fuggevole dal passo immaginavo il tuo sorriso arreso ma il nuvolo Continua a leggere →

Quell’amarsi giovane del cuore

La panca della pensilina grigia si cullava dell’intreccio posato e il frastuono della via sfigurava al canto del bisbiglio delle Continua a leggere →

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