
Un lago d’impiovuto
È un lago d’impiovuto il cielo grigio che trattiene seduto gli scalini tra il dirsi ed il non dirsi in Continua a leggere
È un lago d’impiovuto il cielo grigio che trattiene seduto gli scalini tra il dirsi ed il non dirsi in Continua a leggere
Il travertino stanotte bagnerà di quei tuoi sogni sparsi nel fondale il tintinnio del giorno che silenzia all’acqua del desiderio Continua a leggere
E tanto carezzai il tuo sonno e baciai di scalpellio umido in quei tuoi sogni più nascosti le palpebre dei Continua a leggere
Mi piace pensarti di quest’isola e carezzarti d’alluvioni emerse il profumo dei covoni del grano ancora persiste ai flussi del Continua a leggere
Da qualche parte della battigia sei tra quei granelli soffiati di sole dove l’umido e l’afa si danzano del tempo Continua a leggere
Solo il caldo sulla pelle che disegna i rivoli dell’estate e i covoni riempiono ancora gli occhi del fiume di Continua a leggere
Emilia
L’incontrai da ragazzo di ballo di balera
profumata di salmastro di riviera d’oro
tra le sue valli di verde umido di frutto
e colline che sanno sempre di ripieno
L’incontrai di lembo di terra arata sudata
si lenzuola tra maestrale e mezzogiorno
forza d’andare di barca in mezzo al mare
solca di zolla impossibile ne fa germoglio
Dalla bocca in canto note come di patria
dalle sue parole lingua di nuovo popolo
cuore del sorriso di quest’ammarata terra
braccia d’instancabile su piedi di danza
L’incontrai da ragazzo di possibile sogno
poi sempre ritrovata è così come d’allora
anche quando sfaglia il mondo e lacrima
resta la giovinezza d’andare pedalando
Tra quei capelli al vento che tessono aria
fili di fiume che invenano come di madre
granaio e grano che si fa tavola e pasto
nell’ora del tremore di più l’ama chi l’ama
francesconigri©2012.inedita