
È una saliva cheta questa baia
È una saliva cheta questa baia che pastella il profondo e i costoni avverdano il sale e le carene cantano Continua a leggere
È una saliva cheta questa baia che pastella il profondo e i costoni avverdano il sale e le carene cantano Continua a leggere
Campana il mattutino lode di notte vinta e cinguettano alle fronde i venti leggeri e freschi dei primi tepori in Continua a leggere
Il mio legno è zuppo del tuo mare ammarato al tuo salmastro ai tuoi scogli e alle tue onde alla Continua a leggere
Al centro del ponente e del levante dove si cardina la croce al campanile e segna il fuso della terra Continua a leggere
La tua pelle è il vissuto dei miei stessi sogni e mentre la scorro rivedo tutte le stelle battute e Continua a leggere
Nel tempo d’un tavoliere l’impasto fu di farina ed acqua tra piogge di sole e di mare un promontorio faragliò Continua a leggere
Il tuo ventre mi canta e il fremito è uno spasimo danzato come i giorni di questo marzo che allungano Continua a leggere
Ho visto sulla pelle il trasvolare i mari i voli degli aquiloni ai prati la conquista dei sentieri alle vette Continua a leggere
L’inverno cede il passo e l’anticipo dei pennelli gemmati respira il telaio dell’ago filato dei venti d’aliti Il ricamo è Continua a leggere
Il tavoliere dei sogni impastati sciolse le sue farine di sale alla tua pianura di nebbie d’ogni fremito che dorsa Continua a leggere
Il fuso è rinuncia e incontro intreccio di slacciati come i due mari che schiumano onde dei tempi in tempo Continua a leggere
Il mio albero ha un solo ramo annodato di polpastrelli come una musica di corde al legno della sua chitarra Continua a leggere