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Ho nello sguardo una pelle soffiata
e nella pelle uno sguardo ventato
e il tepore che stringe i tempi freddi
al gemmare del nudo che sorride

Posano le ultime foglie secche
su ciuffi d’erba irta del raggiare
freme lo spuntare del verde fitto
ed il ramato s’offre di concime

L’alito quest’alito che respira
d’un’aria nuova che ti canta il dentro
dell’alba che dimentica l’andare
e segna la firma del mai partire

L’anticipo di primavera fresca
è un autografo ai polmoni pieni
di quei palpiti d’una linfa pronta
che già colora di profumi schiusi

E mi riempie ‘sì’l colmo del vuoto
che si fiuma del rincorrerti al ramo
dove cinguetta la foglia spuntata
gli spasimi dei cieli ai nostri mari

Tepora tepora questo tuo tempo
l’hai fissato al capo d’un letto amato
come la sabbia ormata di spuma
del granello che ne beve l’immenso

francesconigri©18.02.2014

4 thoughts on “L’anticipo di primavera

  1. L’abilità di un poeta è anche anticipare i sogni attesi…quelli che stanno sbocciando insieme alla primavera nel suo arrivo imminente. Grazie, collega poeta.

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